La medicina estetica rigenerativa è la nuova frontiera dei ritocchi estetici: scoprila con noi
Un approccio diverso, naturale, mirato al benessere che trasporta nell’ambito della medicina estetica quello che è l’approccio cardine della medicina rigenerativa il cui scopo è riparare, rigenerare o sostituire tessuti o organi danneggiati da malattie, traumi o a causa di difetti presenti alla nascita (congeniti) o di invecchiamento. Stiamo parlando della medicina estetica rigenerativa. A dare grande impulso a questo ramo della medicina sono stati sicuramente gli studi della biomedicina e quelli sull’uso delle cellule staminali, cellule multipotenti che possono essere in grado di rigenerare tessuti e organi.
Cos’è la Medicina estetica rigenerativa?
L’assunto base della Medicina estetica rigenerativa è chiaro: attraverso le cellule staminali (o meglio attraverso la stimolazione delle cellule indifferenziate) ricavate dal proprio sangue o da tessuti del paziente è possibile ricostruire e riparare i tessuti danneggiati o semplicemente invecchiati. L’obiettivo finale è sempre quello di migliorare l’aspetto della pelle stimolando la rigenerazione delle cellule e dei tessuti tramite micro-iniezioni con un approccio naturale il cui obiettivo è il benessere del paziente. Oltre a lavorare sulla qualità e sulla struttura della pelle, infatti, i trattamenti di medicina estetica rigenerativa non sono invasivi e regalano miglioramenti estetici che permangono nel tempo. Ma come funzionano? Lo scopri nel prossimo paragrafo!
Su cosa si basa la Medicina estetica rigenerativa?
La Medicina estetica rigenerativa si basa fondamentalmente sui seguenti aspetti:
- l’uso di cellule che si ottengono dalla preparazione di micro prelievi di tessuti vicini e simili alla zona da trattare;
- l’uso del plasma ricco di piastrine (PRP) che sfrutta la potenza di guarigione delle piastrine e dei fattori di crescita del sangue. In chirurgia e medicina estetica questo trattamento viene scelto per favorire la rigenerazione dei tessuti e contribuire alla risoluzione di diverse problematiche, tra cui ringiovanimento della pelle e caduta dei capelli. Il procedimento si suddivide in tre fasi: viene prima prelevato del sangue venoso, poi si sottopone il campione a una centrifugazione, che serve per ottenere la separazione di globuli rossi dal plasma ricco di piastrine; infine, si inietta il PRP nella zona interessata. Il trattamento non dura più di mezz’ora, ma molto dipende dalla zona da trattare. Per ottenere i primi risultati servono almeno tre sedute a distanza di due o tre settimane l’una dall’altra.
- l’uso dei Concentrated Growth Factors (CGF) che sono ancora più concentrati del plasma; vanno a stimolare tutti i processi riparativi delle lesioni cutanee donando nuova elasticità alla pelle.
- Lipofilling: una soluzione per rimodellare le forme del corpo senza l’aiuto di ulteriori materiali se non il proprio grasso in eccesso. In sostanza, si tratta di trapiantare il tessuto adiposo da un’area ad un’altra; è la soluzione ideale per chi vuole rimodellare il seno, i glutei, le braccia o la pancia, per esempio. Il vantaggio? Essendo biocompatibile, non crea alcune effetto collaterale. Inoltre, nel tessuto adiposo ci sono tantissime cellule staminali, in grado di generare un enorme potenziale di ringiovanimento e di rigenerazione nel tessuto in cui sono iniettate.
Ma perché sceglierla?
Per sentirsi meglio con se stessi ricorrendo a trattamenti estetici basati su metodologie biologiche rigenerative naturali che tendono a ripristinare le migliori condizioni vitali della cute con evidenti effetti estetici. Come sempre, però, è necessario affidarsi a un professionista serio. I trattamenti, infatti, devono essere eseguiti da uno specialista in chirurgia plastica ed estetica che deve lavorare in strutture certificate. Qualsiasi sia la soluzione scelta, poi, bisogna ricordarsi che tutti questi trattamenti vanno personalizzati.