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Che cos’è il botulino e perché è il trattamento di medicina estetica più richiesto?

Era il 18 marzo 2004 quando L’Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato per la prima volta l’uso a scopo estetico del botulino. Oggi è il trattamento di medicina estetica più richiesto dopo il filler (dati Agorà 2023). Basta pensare che solo nel 2022 sono state vendute 1 milione di fiale di tossina botulinica per uso estetico (fonte Aiteb). Ma perché è così popolare? 

Quando si parla di botulino si intende la tossina botulinica e ricordiamo che la tendenza diffusa ad usare l’espressione Botox si riferisce in realtà a un marchio registrato e non al principio attivo. La tossina botulinica è una proteina neurotossica di origine batterica che una volta iniettata blocca il rilascio di acetilcolina, una sostanza che trasmette l’impulso nervoso ai muscoli. Per questo, a contatto con i muscoli del volto, ne riduce l’attività di contrazione con l’effetto di rilassare i lineamenti e levigare la pelle correggendo le rughe espressive. Un effetto distensivo che dura dai 4 ai 6 mesi. Inoltre, negli ultimi anni si è visto che esercita anche un’azione di prevenzione delle rughe stesse perché lavora direttamente sulle cause che ne provocano la comparsa.

Per cosa viene usato il botulino

Di questa neurotossina ne esistono diversi tipi tutti derivati da ceppi del batterio Clostridium Botulinum e altamente selezionati in laboratorio. Quelli utilizzabili nell’uomo e presenti attualmente in commercio sono la tossina di tipo A e di tipo B. Nello specifico, in ambito estetico, viene esclusivamente utilizzata la tossina botulinica nella forma purificata di tipo A e viene somministrata nel trattamento di rughe d’espressione della fronte, dette rughe glabellari, per trattare la zona perioculare dove si formano le zampe di gallina, e per le rughe frontali.

La tossina botulinica viene utilizzata anche per altre zone, definite “off label”. Come spiega Salvatore Fundarò, presidente di Aiteb, l’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino: Non tutte le tossine hanno la stessa approvazione di area d’utilizzo. È vero che è pratica abbastanza comune utilizzare la tossina botulinica in aree definite “off label”, ossia fuori dalle indicazioni ufficiali, ma ciò non è a rischio e pericolo del paziente. È assolutamente legale utilizzare un farmaco off label in base ai dettami della legge Di Bella 94/98, ma ciò non solleva il medico dalle sue responsabilità, anzi la legge impone di eseguire il trattamento in scienza e coscienza, basandosi su una significativa letteratura scientifica”. Queste zone off label sono per esempio il collo e il contorno labbra. 

Il botulino è un farmaco e non un dispositivo medico come il filler. Pertanto, ogni azienda farmaceutica che introduce sul mercato un nuovo farmaco, deve avere l’approvazione dal proprio Ministero di competenza e viene autorizzato per la particolare indicazione clinica richiesta.

Botulino e filler quali sono le differenze

Come dicevamo la differenza sostanziale è che il botulino è un farmaco mentre il filler è un dispositivo medico e per questo devono attenersi a regolamenti diversi. Inoltre si utilizzano per finalità differenti. Il botulino comporta una riduzione dell’attività dei muscoli con cui viene in contatto che comporta il loro rilassamento e la distensione della ruga, mentre il filler a base di acido ialuronico aiuta a ripristinare i volumi in caso di avvallamenti e irregolarità, a riempire le rughe naso-labiali, per un effetto rimpolpante degli zigomi e delle labbra e, infine, anche a correggere imperfezioni e asimmetrie come avviene nel rinofiller.

Botulino, quali sono gli effetti collaterali

Come per qualunque altro farmaco, il trattamento con botulino può produrre degli effetti collaterali. Gli effetti molto comuni sono lividi e prurito nella sede d’iniezione, quelli comuni sono l’eccessiva immobilità del volto, la ptosi (abbassamento) palpebrale, il sollevamento della parte esterna del sopracciglio, cefalea e secchezza oculare che scompaiono nell’arco di qualche settimana. L’esperienza e la preparazione del medico che svolge il trattamento sono fondamentali per prevenire anche gli effetti collaterali più gravi.

La cosmetica che mima l’azione del botulino

Ci sono dei trattamenti skincare che mimano l’effetto del botulino pur non dovendo avvalersi dell’ausilio di alcun ago. Grazie all’azione di neuropeptidi, creano un’azione miorilassante sui muscoli con i quali vengono a contatto, distendendo e liftando. Inoltre, possono essere anche utilizzati in sinergia con il botulino vero e proprio per mantenere e prolungare i risultati. Per esempio, la linea Liftensive dei Laboratori Collagenil, composta da siero, crema e contorno occhi lavora sulle rughe e lifta i tessuti. La crema 24H può essere utilizzata su fronte, zigomi, zona peri-labiale e mento e collo.

 

 

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