Criolipolisi: se ne parla sempre più. Perché? Perché rappresenta un trattamento di medicina estetica di ultima generazione che permette di eliminare l’adipe localizzato sfruttando l’azione del freddo senza ricorrere alla chirurgia estetica. A dirlo è il nome stesso. Il termine criolipolisi deriva dal greco “kryos” che significa freddo. La criolipolisi sfrutta le basse temperature per attivare il processo di scioglimento del grasso (lipolisi), che sarà poi smaltito in modo naturale dall’organismo. Vediamo insieme come.
Criolipolisi: com’è e come funziona
Questo trattamento estetico non chirurgico permette di rimodellare il corpo in modo graduale. Si basa su un meccanismo molto semplice che è quello del principio termico. Una volta “congelato”, il grasso man mano si riduce. «Il macchinario utilizzato – racconta la dottoressa Antonella Franceschelli, medico estetico titolare dello Studio Franceschelli a Roma, medico tutor negli ambulatori di medicina estetica dell’Ospedale Fatebenefratelli isola Tiberina e consulente Uniderm nel suo blog – si avvale dell’ausilio di quattro manipoli che sono applicati sulla zona di adipe e che, tramite un meccanismo di suzione e di raffreddamento (fino a – 10 gradi), provocano la morte delle cellule di grasso, disgregandole e impedendone il riformarsi».
Una tecnologia indolore
La zona da trattare è cosparsa di gel e “risucchiata” all’interno del manipolo (o dei manipoli) a forma di coppetta collegati al macchinario. Il trattamento è, quindi, localizzato solo sulle zone dove è depositato il grasso, così da evitare il danneggiamento della cute circostante o di altri tessuti. «Questa procedura si avvale di una tecnologia indolore, che ci permette di evitare trattamenti chirurgici estremi, come la liposuzione, riducendo l’adipe attraverso il raffreddamento della zona trattata». In sostanza, quindi la macchina “congela” il tessuto adiposo per un periodo di circa 40 – 60 minuti, provocando «il collasso delle cellule adipose stesse, che in questo modo muoiono e si riducono». Grazie a questo processo, le cellule adipose sono eliminate attraverso il fegato, il tubo gastroenterico e il sistema linfatico nei successivi 45/60 giorni.
Criolipolisi: quali zone trattare e come
Il trattamento può interessare diverse zone del corpo come addome, gambe, braccia, fianchi e ginocchia. Il numero di sedute e gli intervalli tra una seduta e l’altra dipendono dalla profondità del tessuto adiposo. In genere, sono sufficienti tre trattamenti in un intervallo di tempo fra i due e i quattro mesi. Si può fare la criolipolisi su poche zone alla volta che hanno un’adiposità localizzata difficile da ridurre in maniera definitiva con la sola attività fisica e l’alimentazione adeguata. Tutto si svolge in ambulatorio, non ha particolari controindicazioni e dura circa un’ora. Dopo si può tornare alle normali attività quotidiane.
I vantaggi della criolipolisi
È un trattamento indicato a tutti, tranne nei casi in cui il soggetto sia affetto da malattie legate al freddo, soffra di patologie epatica o sia in stato di gravidanza. In più, ha pochissimi effetti collaterali. Si potrebbero, infatti, notare dei lievi rossori o qualche ematoma sulla zona trattata, che svaniscono nel giro di poche ore. I risultati sono definitivi. Una volta eliminati, gli eccessi adiposi localizzati non vanno più a riformarsi, a patto di condurre uno stile di vita sano ed equilibrato. Attenzione, però. Non si tratta di un trattamento per curare il forte sovrappeso o l’obesità, in quanto «il macchinario agisce su zone con adipe localizzato, e non diffuso, perché altrimenti sarebbe impossibile trattarle inserendo la pelle nell’apposito manipolo. In ogni caso per questo tipo di trattamento è sempre e comunque consigliata la supervisione medica e una prima visita valutativa».