Quali sono i trattamenti più richiesti? Come approcciarsi ai giovani? Come dare un risultato armonioso? Facciamo il punto sullo stato dell’arte della medicina estetica.
Il congresso Agorà, Società Scientifica Italiana di Medicina ad Indirizzo Estetico, è sempre un punto di riferimento per l’aggiornamento scientifico, per confrontarsi su come si muove il settore e su quali sono le nuove tendenze per medici e pazienti. Cerchiamo di fare il punto delle principali novità e dei focus che sono stati approfonditi durante le giornate di congresso.
I numeri in crescita
I numeri presentati dall’Osservatorio Nazionale di Medicina Estetica ci dicono che il settore non conosce crisi, ma che è in mutamento soprattutto per quanto riguarda l’etica richiesta per approcciarsi ai trattamenti e offrire risultati naturali. L’Osservatorio Agorà stima che il paziente fidelizzato affronti una spesa media annua in Medicina Estetica che si aggira tra i 1.000 e 3.000 euro per trattamenti viso, corpo e non solo, in crescita sensibile rispetto al recente passato. Aumenta quindi del 42%, rispetto al 2022, la spesa minima.
I trattamenti viso più richiesti
“Tutte le principali richieste si declinano in una costante e comune ricerca di bellezza e benessere che parte dalla prevenzione, oltre che dalla scarsa invasività, e che punta dritto al ritrovato miglioramento generale della propria immagine. Risultati non raggiungibili se non supportarti da una corretta e costante formazione, informazione, competenza e pratica clinica di tutti i medici che praticano la Medicina Estetica”, ha affermato il Prof. Alberto Massirone, Presidente di Agorà.
Tra i trattamenti viso maggiormente richiesti dalle donne troviamo: filler (57%), tossina botulinica (48%), rivitalizzazione cutanea (35%), peeling (22%). Seguono carbossiterapia, prp e fili di trazione. La sfera maschile è maggiormente orientata verso tossina botulinica (49%), filler (34%), rivitalizzazione cutanea (35%), peeling (13%), seguono prp, fili di trazione e carbossiterapia.
I trattamenti con filler si concentrano soprattutto nella zona labiale (49%), nell’area delle rughe naso-geniene (31%) e zigomatica (29%). Segue l’area del terzo inferiore e bordo mandibolare (22%) e quella perioculare (19%), chiudendo con l’area frontale (14%) e le aree distali, ossia le mani con un 13% di richieste.
Tra i trattamenti con tossina botulinica la maggiore richiesta riguarda quelli che interessano le rughe d’espressione (95%), il terzo inferiore del volto (42%), il microbotulino e l’iperiodrosi ascellare (entrambi con il 22%), l’iperiodrosi palmare (21%), gummy smile (18%) e iperidrosi plantare (14%). Tra i trattamenti con peeling troviamo soprattutto i l trattamento dell’aging (41%) ed il trattamento delle macchie (38%); quello per l’acne si posiziona al terzo posto con il 28%.
Medicina estetica e Generazione Z
La fascia dei giovani appartenenti alla Generazione Z è cresciuta. Le richieste sono senza dubbio influenzate dai contenuti dei social media ma anche dalla consapevolezza che per mantenere la pelle in salute è necessario fare prevenzione. Dai dati dell’Osservatorio Agorà emerge chiaramente la necessità di un uso più responsabile dei canali social, a loro e gli specialisti è affidato il compito di sensibilizzare il paziente a non rincorrere look innaturali, ma a rivolgersi a professionisti in grado di indirizzarlo verso un percorso che possa soddisfare il suo benessere estetico attraverso la medicina estetica preventiva e di accompagnamento nelle diverse età della vita.
La personalizzazione e l’impostazione di un percorso studiato sulla singola persona è alla base di un approccio sano e sicuro, lontano dagli eccessi: “Il primario obiettivo dei medici estetici risulta essere il giusto mix tra proposte di trattamenti e creazioni di canoni estetici validi e accettabili evitando gli eccessi. Anche il trattamento legato a disagi “psicologici” come l’insicurezza – che vede la sua nascita dai (falsi) modelli legati ai social, è causa di richieste a volte lontane dalla realtà e dalla naturale armonia tra forme e volumi”, ha commentato il Prof. Alberto Massirone, Presidente Agorà.
I desideri degli uomini
La crescente richiesta di medicina estetica da parte di pazienti uomini ha reso indispensabile la necessità di porre l’attenzione su questo argomento. Il terzo inferiore del volto è senza dubbio il trattamento estetico più richiesto. L’idea di definire il contorno mandibolare ed essere più attrattivi spinge anche molti giovanissimi ad approcciarsi allo studio del medico estetico. Segue il trattamento di rinofiller che consente di regolarizzare un profilo senza ricorrere alla chirurgia, previa un’accurata selezione del paziente.
La medicina estetica rigenerativa
La medicina rigenerativa è la nuova frontiera della medicina estetica: stimola l’auto-rigenerazione delle cellule di pelle e tessuti con micro iniezioni attraverso un approccio naturale che mira al benessere e all’equilibrio e regala un aspetto armonioso. L’obiettivo della medicina rigenerativa è infatti quello di fare in modo che sia il corpo a curarsi da sé mediante le capacità auto-rigenerative e riparative del nostro organismo. In sostanza, anziché somministrare terapie dall’esterno per la cura di patologie o sintomatologie, si interviene con la ricostruzione o sostituzione delle cellule di organi e tessuti danneggiati allo scopo di stimolare i processi di rigenerazione cellulare. Se la medicina estetica tradizionale punta a ottenere risultati di ringiovanimento mediante il ricorso alla chirurgia e l’impiego di sostanze sintetiche, la medicina estetica rigenerativa persegue tali obiettivi con metodi biologici naturali, tecniche minimamente invasive e stimolando l’auto rigenerazione di pelle e tessuti per ripristinare le condizioni di benessere della cute e, di conseguenza, l’originaria bellezza di corpo e viso.
Tra le nuove frontiere in ambito di medicina e chirurgia estetica per eliminare i segni dell’invecchiamento in maniera naturale troviamo quelle di utilizzare prodotti iniettivi biocompatibili e riassorbibili, così come accade con il lipofilling che è un trattamento che utilizza il grasso autologo, dopo averlo opportunamente preparato e purificato, per riempire quelle zone che con l’invecchiamento si sono “svuotate”.
Ma non solo: il microneedling è una tecnica dermatologica in rapida crescita che utilizza una serie di microaghi per creare microlesioni controllate nella pelle. Questo processo stimola la produzione di collagene ed elastina, favorendo la rigenerazione e il ringiovanimento cutaneo. Negli ultimi anni, è emerso un crescente interesse nell’integrare l’uso degli esosomi con il microneedling per potenziarne gli effetti terapeutici. Gli esosomi sono piccole vescicole extracellulari rilasciate dalle cellule che svolgono un ruolo cruciale nella comunicazione intercellulare. Contengono una vasta gamma di molecole bioattive, tra cui proteine, acidi nucleici e lipidi, che possono influenzare i processi cellulari e tissutali. Grazie alle loro proprietà immunomodulatrici, angiogeniche e antinfiammatorie, gli esosomi hanno dimostrato potenziale nella promozione della rigenerazione dei tessuti. L’integrazione del microneedling con gli esosomi rappresenta, quindi, un’innovativa strategia terapeutica per la rigenerazione cutanea.